A Lodi il 4 luglio
Davvero, come ama affermare Raul Gabriel, il sacro è lavanguardia del contemporaneo? In che modo possiamo intendere oggi il corpo in una prospettiva estetica fondata sul pensiero cristiano?
Sono alcuni degli spunti alla base del dialogo tra lartista italoargentino e il giornalista e storico dellarte Alessandro Beltrami in programma sabato 4 luglio, alle ore 11, nelle sale settecentesche del Museo Diocesano di Lodi.
Il corpo è un tema cruciale di questa epoca. Raul Gabriel lo affronta da una prospettiva inedita, un pensiero laterale capace di scardinare i luoghi comuni.
Il corpo è mistero - dice lartista -. Attraverso il corpo è possibile lincontro, è possibile lidentità, è possibile il gesto. Nei nostri corpi sperimentiamo ogni giorno linquietudine degli ossimori che racchiudiamo".
Una contraddizione che inevitabilmente ci spinge a cercare un punto di compimento. Il corpo è imprendibile, è sempre in processo; non è semplice trovare il modo di trasmettere lidea di corporeità vitale, renderla incontrabile.
La sfida di Raul Gabriel è usare gli strumenti e le categorie del contemporaneo per unarte nativa cristiana, spiega, capace quindi di raccogliere le sfide del presente e della qualità aprendosi a tutti a partire da una identità forte.
Dalla pittura al video (il suo XFiction è stato recentemente oggetto di una doppia installazione a Brescia, in piazza della Loggia e nel Duomo Vecchio, nellambito del festival Corpus Hominis) fino allimpegno nel luogo di culto con la progettazione di sorprendenti spazi liturgici.
Lincontro segna la seconda tappa de I sabati del Diocesano, iniziativa con cui il museo lodigiano, seguendo la sua missione di polo culturale e religioso radicato nel territorio, intende offrire alla comunità, intesa nel senso più ampio possibile, un dibattito aggiornato e di qualità sui temi dellarte, della cultura, della spiritualità.