Iniziativa del Centro Studi A. Cammarata il 22 dicembre a Palermo
Fra i tanti aspetti problematici da cui furono connotati i rapporti tra lo Stato unitario post-risorgimentale e la Chiesa in Italia, cè certamente da considerare la ricaduta che ebbe in ambito ecclesiale lesclusione dellinsegnamento religioso dai programmi della scuola statale.
Il vissuto privato, oltreché sociale e pubblico, degli italiani cominciò a registrare importanti metamorfosi: allindomani dellUnità non sussisteva ancora - come dato culturale acquisito - la consuetudine a considerare come normale lo stacco tra religione e vita personale, familiare, morale in genere. Nel volume di Maria Teresa Falzone, "Provocazioni e risposte alla scuola senza Dio. L‘organizzazione della catechesi a Palermo dall‘Unità d‘Italia ai Patti Lateranensi", che verrà presentato il 22 dicembre 2011 alle ore 17.30 presso l‘Aula Multimediale della Facoltà Teologica di Sicilia, viene criticamente studiata la reazione della Chiesa, in Sicilia e specialmente nella diocesi di Palermo, a questa nuova situazione e, segnatamente, alle leggi governative che - dal 1860 al 1929 - abolirono linsegnamento della religione cattolica nelle scuole del Regno.
Una reazione di tipo precipuamente pastorale, mirata ad incrementare, ma anche ad aggiornare, la catechesi. Della questione parleranno Giuseppe Alcamo, docente di Catechetica, Salvatore Vacca, docente di Storia della Chiesa, Claudio Torrisi, Direttore dell‘Archivio di Stato di Palermo.