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 Progetto Culturale - Punto di vista - Tra i profughi in Iraq 

n° 151 - 16 ottobre 2014

Tra i profughi in Iraq

 

Per capire la questione     

Un viaggio che «si colloca all’interno di quel cammino di prossimità che come Chiesa italiana abbiamo avviato da tempo», ha spiegato monsignor Nunzio Galantino poche ore prima del decollo.
Fino a giovedì una piccola delegazione della Cei, guidata dal segretario generale Galantino, sarà in Iraq assieme al direttore di Caritas italiana don Francesco Soddu per incontrare la Chiesa locale e visitare alcune strutture in cui sono ospitati migliaia di profughi cristiani e yazidi. È previsto pure un confronto con alcune autorità civili.
Dopo l’appello a vivere la festa dell’Assunta come una «giornata di particolare vicinanza » al dramma sofferto dai cristiani iracheni, nel mese di settembre la presidenza della Cei ha stanziato un milione di euro, prelevato dai fondi dell’8xmille, affidato alla nunziatura di Baghdad per provvedere alla prima emergenza. Il contributo si aggiunge a quello, analogo per entità, stanziato in luglio per far fronte all’emergenza in Siria. «La violenza che uccide, gli attacchi e l’insicurezza che costringono migliaia di persone all’emarginazione e all’esilio non possono trovarci indifferenti», ha aggiunto monsignor Galantino che ha rinnovato l’appello «ai responsabili della politica», come a ogni uomo a non volgere «lo sguardo altrove». L’impegno della Chiesa italiana, ha concluso, si esprime concretamente nell’«impegno della Caritas, presente con la sua rete di relazioni e di progetti».
Una missione dettata prima di tutto dal desiderio di «manifestare solidarietà a questa popolazione non solo stanziando fondi ma anche con la vicinanza fisica», ha aggiunto il direttore di Caritas italiana don Francesco Soddu. Un sopralluogo che servirà pure per «rendersi personalmente conto della situazione », visitare i progetti già attivi e per «incontrare i pastori della Chiesa irachena per valutare insieme le azioni che si possono avviare», ha concluso don Soddu.
Caritas Iraq, attiva sin dagli anni ’90, ha intensificato la sua azione dal 2003. In Kurdistan Caritas Iraq è presente con 5 progetti in tutta la regione, avendo anche dislocato nella regione alcune attività che, dopo l’avanzata del Califfato, si sono dovute forzatamente spostare. Un intervento, grazie ai finanziamenti giunti dalla rete di Caritas internazionalis, che gestisce già aiuti stimati in oltre due milioni di euro.
Luca Geronico

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