Torna alla home
 Progetto Culturale - Punto di vista - Nessuno ? materiale di scarto 

n° 156 - 20 novembre 2014

Nessuno è materiale di scarto

 

Per capire la questione     

«Il pensiero dominante propone a volte una 'falsa compassione': quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica 'produrre' un figlio considerato come un diritto, invece di accoglierlo come dono».
Il discorso pronunciato dal Papa nell’udienza ai medici cattolici italiani non si presta ad alcuna interpretazione. È una parola netta che contraddice radicalmente il giudizio oggi dominante sui temi della vita: appunto la 'compassione' di chi è per l’aborto per aiutare le donne, è per l’eutanasia per pietà dei malati terminali, è per gli uteri in affitto per generosità verso chi non può avere figli naturalmente.
E considerando quanto profondamente siamo avvolti da questa visione delle cose, c’è forse chi si stupirà del Francesco di ieri, che pure riafferma semplicemente il magistero della Chiesa, e l’autentica compassione cristiana: che è, nel bisogno, stare accanto. Qualcuno magari si meraviglierà che il Papa cui tanto è cara la misericordia, nettamente definisca il disporre della vita negarla nel suo nascere, produrla, eliminarla come un «peccato contro Dio creatore». Qualcuno forse non se lo sarebbe aspettato, da un Papa cui è stata attribuita addirittura la volontà di rimuovere questa espressione, «peccato». E lo stesso ricordare un Dio «che ha creato le cose il concepimento, la nascita, la morte così», così come sono, è una affermazione che confligge totalmente col pensiero 'corretto' e oggi quasi obbligatorio: cioè che arbitro della vita, quanto a inizio e fine e quanto alla sua stessa concezione, sia in verità solo l’uomo stesso.
Perché è questa la vera religione che oggi ammaestra l’Occidente, i suoi media, le sue scuole: la vita è semplicemente ciò che l’uomo ne vuole fare, e non esiste niente nel cui nome si possa affermare una legge originaria e superiore. La maggior parte degli occidentali vive così: senza rendersi conto che alla radice di quella che chiama appunto 'compassione' c’è in sostanza solo il desiderio individuale. Un figlio concepito da qualche settimana è un eliminabile nulla, o invece un prezioso bene per cui si è disposti a ogni cosa: semplicemente in base al fatto che lo si desideri, oppure no. Siamo dentro a una dittatura del desiderio, cui Francesco ha detto ancora una volta, forte e chiaro, il suo e nostro 'no'. Con la bellezza di argomentazioni semplici e vere. Come quando ha ricordato le obiezioni che tante volte da sacerdote si è sentito porre, quando qualcuno gli chiedeva: 'Ma, dimmi, perché la Chiesa si oppone all’aborto, per esempio? E’ un problema religioso?'. 'No, no. Non è un problema religioso'. 'E’ un problema filosofico?'. 'No, non è un problema filosofico', rispondeva il sacerdote Bergoglio: 'È un problema scientifico, perché lì c’è una vita umana e non è lecito fare fuori una vita umana per risolvere un problema'. Più chiaro di così. Certo, una simile affermazione getterebbe lo scompiglio in diversi convegni di intellettuali o in talk show in cui, 'correttamente', si discuta di procreazione e aborto. Dette da papa Bergoglio queste parole colpiscono di più, giacché proprio la sua misericordia e la sua affezione ai 'lontani' ha indotto alcuni (anche 'vicini') a equivocare o non ascoltare proprio tutto e sino in fondo: l’attenzione a chi se ne è andato, e a chi crede di fare a meno di Dio, è spirito evangelico, paternità ansiosa di ritrovare ogni figlio, non contraddizione di ciò che la Chiesa afferma essere vero e testimonia nel tempo, ascoltandone i battiti, leggendone i segni. E viene da sperare che proprio il carisma di Francesco, che genera anche in molti non credenti una così grande fascinazione, possa essere - proprio presso un’umanità soprattutto occidentale educata dal 'pensiero dominante' - il canale attraverso cui far passare con forza liberante la scomoda e bellissima verità della fede sulla vita umana. Viene da sperare che quelle stesse affermazioni, normalmente rifiutate in bocca ad altri, riescano a farsi largo - e diventare, almeno, dei dubbi su cui riflettere o, meglio, delle luci per trovare la strada - proprio perché dette da un uomo che è caro. Perché sappiamo tutti che non lascia totalmente indifferenti, ciò che dice qualcuno cui si vuole bene.
Marina Corradi

Per Approfondire

Il fatto

guarda il video
Tags